Ricette di cucina per i miei bambini

Ricette di cucina per i miei bambini







mercoledì 30 novembre 2011

Salmone aromatico al cartoccio

Anche questo piatto l'avevo preparato per me, ma praticamente poi i bambini me l'hanno mangiato tutto comprese cipolle, limone ecc...quindi ho deciso di pubblicare la ricetta. Gli ingredienti che ho usato sono:

  • due filetti di salmone fresco
  • olive verdi denocciolate 
  • una cipolla bianca
  • un cucchiaino di coriandolo dei I gusti vegetali
  • un cucchiaino di pimento della Giamaica dei I gusti vegetali
  • timo e origano secchi
  • un limone biologico
  • olio extravergine di oliva Dante
Per fare il cartoccio ho sovrapposto carta forno e stagnola, quindi vi ho adagiato i filetti di pesce, la cipolla e il limone tagliati a fettine sottili, le olive a rondelle, le spezie, le erbe aromatiche e un filo d'olio. Ho chiuso e cotto in forno per circa 30 minuti. Semplice e buonissimo!!!!!

Comunicato stampa Oleifici Mataluni

TROMBETTI: “DOTTORATI DI RICERCA IN AZIENDa PER COMBATTERE LA CRISI”
   Oleifici Mataluni, ricerca e innovazione come cultura d’impresa e opportunità per le PMI campane


Si è appena concluso il convegno “Ricerca e Innovazione come cultura d’impresa - Le opportunità di sviluppo nell’industria agroalimentare regionale”, organizzato dagli Oleifici Mataluni di Montesarchio (Benevento) in collaborazione con Confindustria, nell’ambito della X edizione della Settimana della Cultura d’Impresa.
Nel corso della tavola rotonda, alla presenza tra gli altri di Aniello Cimitile,  Vito Amendolara, Guido Trombetti, Gennarino Masiello e Raffaele Sacchi, è stato analizzato il ruolo decisivo che la ricerca e l’innovazione rivestono nella diffusione della cultura d’impresa e, in particolare, nell’ambito del settore agroalimentare regionale.
Inoltre, sono state presentate le testimonianze di alcuni ricercatori campani e gli studi condotti dal Criol - il Centro di ricerca degli Oleifici Mataluni specializzato nello sviluppo di materie olearie e packaging innovativo, ed incluso dal 2010 nell’Albo ministeriale dei laboratori di ricerca riconosciuti dal MIUR. In chiusura del convegno, Filippo Bencardino, Rettore dell'Universitá degli Studi del Sannio, ha consegnato agli studenti gli attestati del Progetto FIxO - Formazione & Innovazione per l’occupazione. Di seguito, le dichiarazioni dei protagonisti intervenuti alla manifestazione.


Aniello Cimitile - Presidente Provincia di Benevento:
Il Paese raccoglie quello che ha seminato quando, nel corso del 2009, i fondi del programma attuativo e nazionale destinati alla ricerca e alla competitività del Mezzogiorno, sono stati cancellati. L’università negli ultimi 10 anni ha fatto enormi passi avanti nell’ambito dei rapporti con le imprese, collaborando con Parchi scientifici, laboratori pubblici e privati, ed aziende come gli Oleifici Mataluni. In un mondo come quello moderno, il vero valore aggiunto di un prodotto sta nella quantità di ricerca e nella capacità di innovazione. Siamo però ancora in ritardo in Italia nella capacità di investire in ricerca scientifica. La Pubblica Amministrazione dovrebbe avere un alto ruolo strategico, con l’obiettivo di intercettare le esigenze delle nostre imprese. La Provincia di Benevento nel settore agroalimentare è in controtendenza: abbiamo concentrato grandi risorse ed, insieme al Rettore Bencardino, abbiamo investito in dottorati di ricerca ed innovazione. Inoltre, abbiamo appena siglato una convenzione con gli Oleifici Mataluni per l’Azienda Casaldianni, affinché si possa produrre un prodotto di eccellenza che diventi ambasciatore della terra sannita nel mondo”.

Raffaele Sacchi - Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”:
Oggi ho la percezione che sviluppare una piccola impresa agroalimentare nel campo olivicolo sia una vera e propria impresa epica, capace però di dare i suoi frutti nel tempo. Ringrazio gli Oleifici Mataluni per avermi dato la possibilità di condividere esperienze e visioni, iniziando 15 anni fa alcune ricerche innovative sulla filtrazione. Tra produttori industriali e piccoli imprenditori agricoli locali non deve esserci antagonismo ma sinergia attraverso una visione comune sulla ricerca e sulla innovazione. Senza una collaborazione con le aziende, infatti, le ricerche universitarie non potrebbero andare avanti, limitandosi semplicemente allo scambio di know how e alla sperimentazione pura. Oggi, abbiamo un patrimonio straordinario di giovani imprenditori e neo laureati che abbiamo l’obbligo di inserire in un sistema virtuoso, abbattendo i pregiudizi della politica, delle lobby e del mondo dell’associazionismo. Come diceva un saggio, ed è proprio il caso di Biagio Mataluni, l’arte appare dove l’artista si nasconde”.

Guido Trombetti - Assessore regionale alla Ricerca Scientifica e all’Università:
Il bando per svolgere dottorati di ricerca in azienda, nell’ambito di un fondo sociale europeo, è una iniziativa straordinaria che permetterà ai giovani laureati di sviluppare progetti concreti, una volta identificata l’azienda, attraverso un apposito Albo, in cui svolgere la propria tesi di dottorato. Con il bando, le PMI potranno contare per 3 anni sul talento di ricercatori che porteranno in dotazione esperienze accademiche maturate in ambito internazionale. E’ fondamentale che il laureato abbia l’opportunità di lavorare in un gruppo di ricerca collegato all’università, con l’opportunità di essere assunto in azienda ed apprendere una cultura d’impresa. Un processo che, tra l’altro, sarà a costo zero per le aziende e totalmente a carico della Regione. Inoltre, si tratta di una esperienza benefica anche per i professori, che troppo spesso con la tesi di dottorato pensano di produrre un clone di se stessi. In questo modo, invece, gli studenti ricevono lo stimolo dal mondo produttivo che ci costringerà a modificare il nostro approccio da docenti, se non vogliamo rischiare di produrre disoccupati. Proprio per questo, abbiamo puntato sulla creazione di una rete virtuosa con l’Agenzia regionale della innovazione e della ricerca, che la Banca d’Italia ha citato come Best Practice in Italia, in cui il mondo della ricerca e dell’industria comunicano per favorire lo sviluppo. Basti pensare che le risorse arrivate in Campania per i PON Ricerca 2007/2013 sono pari a più del 40% del totale, grazie ad un grande tessuto di imprese e università che ci consentono di occupare una posizione da leader. In un momento così difficile, sono certo che usciremo dalla crisi grazie alla qualità dei nostri imprenditori e al talento dei ricercatori”.

Vito Amendolara - Consigliere per l’Agricoltura del Presidente della Giunta Regionale:
Valorizzare la Dieta Mediterranea è fondamentale non solo per la crescita del nostro territorio ma soprattutto per creare sviluppo. Stiamo vivendo una sorta di rivoluzione copernichiana nel settore dell’agricoltura. In Campania è stato messo in piedi un sistema straordinario attraverso i PIF, che riescono così a rompere quei comparti stagno che non facevano comunicare i vari settori. Tramite questo sodalizio tra produttori, si riesce a dare una risposta importante per vincere la sfida. Il dialogo di filiera è l’unica soluzione per le piccole imprese. Sono poche, infatti, le PMI che hanno la possibilità di avere un centro di ricerca di eccellenza come quello degli Oleifici Mataluni, punto di riferimento come scuola per tutte le altre piccole aziende campane”.

Gennarino Masiello - Presidente Camera di Commercio di Benevento:
Gli OIeifici Mataluni sono il fiore all’occhiello del nostro territorio, grazie ad imprenditori che a testa alta portano avanti il buon nome del nostro Sannio. Quando oggi diciamo Montesarchio, tutti pensiamo a Mataluni. Se cresce l’impresa, si valorizza in maniera uguale anche il nostro territorio”.

Filippo Bencardino - Rettore dell'Universitá degli Studi del Sannio:
Il settore agroalimentare è strategico in un momento in cui la popolazione mondiale continua ad aumentare e le multinazionali decidono i prezzi. La terra resta una risorsa primaria collegata all’innovazione tecnologica. Oggi più che mai, c’è bisogno di scienziati, ingegneri, biologi e di uomini marketing. Alle università mancano le risorse, che a volte ci sono e vengono gestite male, in uno scenario nazionale in cui l’Italia occupa le ultime posizioni tra i Paesi industrializzati che investono in ricerca. Ma i momenti di crisi servono proprio a fare scelte coraggiose e, da questo punto di vista, l’università deve essere più vicina alle imprese, senza pensare al piccolo orticello ma a scopi sociali. Individuare un modello di sviluppo specifico resta l’unico percorso per dare speranza al Paese e ai giovani. Per anni, il Sannio ha guardato con speranza all’arrivo dell’industria dal Nord o dall’estero, trascurando quelle che erano le risorse presenti sul territorio. Oggi, invece, questa realtà funziona proprio nei nomi di aziende come Mataluni e Rummo. Guardiamo ciò che Mataluni ha realizzato e prendiamolo ad esempio come modello di sviluppo”.

Vincenzo Mataluni - Amministratore Delegato Oleifici Mataluni:
I dottorati di ricerca in azienda incontrano l’esigenza di ricerca del mondo accademico e la necessità di innovare e di essere maggiormente competitivi delle aziende. Apprezziamo idee innovative capaci di offrire una possibilità ai giovani, e daremo il nostro contributo agli atenei capaci di soddisfare le nostre esigenze, individuando progetti mirati alla nostra realtà. In questo modo, validi studenti neo laureati avranno la possibilità di trasferire le proprie competenze alle imprese per ricerche applicate, senza dover abbandonare l’università e la ricerca pura. Speriamo che ci siano risorse sufficienti per impreziosire le aziende e mettere in pratica questa importante iniziativa. L’innovazione è un driver di competitività fondamentale in un momento di forte concorrenza. Sarebbe disastroso, infatti, competere solo sul prezzo, mortificando i profitti. Grazie alla ricerca, invece, il prodotto è arricchito e percepito come innovativo, mantenendo il prezzo fermo. Fare ricerca è come costruire una macchina e tenerla nel box. Per andare in pista e circolare, c’è bisogno dell’innovazione. Occorre quindi andare sul mercato e vedere se funziona. E’ un po’ come agire su un potenziometro: se teniamo il volume troppo basso, non sentiamo il suono; se invece lo teniamo troppo alto, il suono ne sarà distorto. Solo se il volume è giusto, l’innovazione diventa il driver di alta competitività”.

Elena De Marco - Responsabile Criol (Centro di ricerca degli Oleifici Mataluni):
Gli Oleifici Mataluni negli ultimi dieci anni hanno fatto notevoli investimenti nel settore Ricerca e Sviluppo. In particolare, abbiamo introdotto nuovi prodotti arricchiti con vitamine e sviluppato un packaging innovativo. Nel 2010 abbiamo lanciato il packaging in Pet, più leggero e pratico del vetro, e 100% riciclabile. Nel 2011 abbiamo presentato il progetto Re-Waste, che si inserisce in un’ampia linea di ricerca sulla valorizzazione dei sottoprodotti dei processi produttivi. L’obiettivo è quello di convertire in risorse quelli che altrimenti sarebbero rifiuti da smaltire, con conseguente vantaggio ambientale ed economico. Nell’ambito del progetto Re-Waste, avviato nel 2009 da una partnership internazionale, di cui siamo coordinatori, e co-finanziato dalla Commissione Europea, è stato realizzato un impianto dimostrativo per la valorizzazione delle acque di vegetazione olearie. In pratica, partendo da un rifiuto da smaltire con enormi difficoltà, recuperiamo acqua purificata, biogas e un estratto ricco di molecole ad attività biologica, da impiegare in campo cosmetico o alimentare. Al termine del progetto, nel 2012, contiamo di passare da una applicazione pilota dimostrativa ad una successiva fase di sviluppo industriale. Tra i progetti in corso di studio, il miglioramento delle proprietà funzionali degli imballaggi eco-compatibili, biodegradabili in PET riciclato, e la produzione di oli arricchiti”.



Gli Oleifici Mataluni, situati a Montesarchio (Benevento), rappresentano uno tra i più grandi complessi agroindustriali oleari del mondo e si estendono su una superficie di 160mila mq.
Con un fatturato 2010 di 240 milioni di euro, circa 200 dipendenti (età media 29 anni) ed un Centro di ricerca riconosciuto nel 2010 dal Miur, l’industria Mataluni è tra le più importanti aziende italiane nel settore oleario.
In private label produce oli alimentari per conto di oltre 200 marchi ed aziende leader della Grande Distribuzione Organizzata italiana ed estera.
Gli Oleifici Mataluni sono proprietari di 23 marchi storici come Olio Dante, Topazio, Olita, Oio, Gico, Minerva, Lupi e Vero, posizionandosi ai primi posti nello scenario distributivo domestico ed internazionale.


lunedì 28 novembre 2011

Crema di ceci e scarola con confettura di cipolle rosse

Ormai le zuppe in casa vanno alla grande, anche se questa l'ho preparata per me e non per i bambini. Al grande infatti non piacciono molto, mentre il piccolo (2 anni) ha voluto come al solito la sua ciotolina con tanto di cipolle annesse e se l'è pappata tutta!!!! Gli ingredienti sono:

  • una piccola cipolla dorata 
  • un cespo di scarola del mio orticello
  • una gamba di sedano
  • un cucchiaino di dado vegetale fatto in casa
  • 80 gr circa di farina istantanea di ceci Farin più Melandri Gaudenzio
  • due cucchiai di confettura extra di cipolle rosse Le Tamerici
  • erbe aromatiche fresche (io alloro, rosmarino, salvia, prezzemolo e timo)
  • olio extravergine di oliva Dante
In una pentola capiente ho messo le verdure tagliate a piccoli pezzi, il dado e le erbe aromatiche legate con uno spago da cucina, ho coperto con acqua e lasciato cuocere per circa 45 minuti. Dopo di che ho tolto il tutto con un mestolo forato e ho aggiunto al brodo la farina di ceci mescolando con una frusta. Ho rimesso nella crema le verdure lasciando fuori le erbe aromatiche ed ho frullato con il minipimer! Ho servito la crema con la confettura di cipolle rosse e un filo d'olio evo!!!

sabato 26 novembre 2011

Una semplice frolla per la merenda

In questo periodo i nostri spuntini sono per lo più a base di centrifugati di frutta o frutta fresca come le arance, i mirtilli (ne ho una bella scorta nel congelatore da quest'estate) e i kiwi dell'orto (quest'anno ne ha fatti talmente tanti che non so come faremo a mangiarli tutti), però a volte dopo essere stati fuori a giocare al freddo e al gelo è anche bello fare merenda con una bella tortina e una bella tazza di tè fumante. Questa crostata è superleggera, così ci rimane spazio anche per la cena!!!!! Gli ingredienti che ho usato sono:

  • 300 gr di farina (io ho usato metà 0 e metà integrale)
  • 100 gr di farina di nocciole (ottenuta frullando le nocciole tostate con un cucchiaio di farina)
  • un cucchiaio di succo d'agave
  • due cucchiai di olio di mais vitaminizzato Dante
  • latte d'avena quanto basta
  • un cucchiaino di cremor tartaro vanigliato
  • confettura extra di albicocche del Vesuvio di casa Barone
Ho semplicemente impastato tutti gli ingredienti aggiungendo pian piano il latte di avena per amalgamare bene il composto. Ho lasciato riposare l'impasto una mezz'ora avvolto da pellicola e poi l'ho steso con il mattarello. Ho adagiato la sfoglia in una tortiera in silicone, ho ricoperto con la confettura di albicocche ed ho decorato con delle strisce fatte con la pasta avanzata. In forno a 180° per circa mezz'ora. Ho messo solo un cucchiaio di dolcificante nella pasta perchè la marmellata conteneva zucchero, ma voi potete aumentare la dose. A noi piace anche così!!!!

Comunicato stampa Oleifici Mataluni

oleifici mataluni, RICERCA E INNOVAZIONE IN CAMPANIA
A Montesarchio (BN) il convegno promosso da Confindustria nella Settimana della Cultura d’Impresa


“Ricerca e Innovazione come cultura d’impresa - Le opportunità di sviluppo nell’industria agroalimentare regionale” è il tema del convegno organizzato da Confindustria, lunedì 28 novembre alle ore 9.30, presso la Sala Conferenze degli Oleifici Mataluni di Montesarchio (Benevento).
La manifestazione, promossa in collaborazione con gli Oleifici Mataluni - il complesso agroindustriale oleario che raggruppa 23 storiche etichette come Olio Dante, Topazio ed Olita - è stata inserita tra gli eventi previsti nella Settimana della Cultura d’Impresa, sostenuta ogni anno da Confindustria.
L’obiettivo della X edizione è valorizzare il ruolo che la ricerca e l’innovazione rivestono nella diffusione della cultura d’impresa e, in particolare, nell’ambito del settore agroalimentare regionale. Settore che, per tradizione ed esperienza, può annoverarsi tra le principali eccellenze del sistema produttivo nazionale proprio grazie alla ricerca.
Da questo punto di vista, saranno presentate le testimonianze di alcuni ricercatori campani e gli studi condotti dal Criol - il Centro di ricerca degli Oleifici Mataluni specializzato nello sviluppo di materie olearie e packaging innovativo, ed incluso dal 2010 nell’Albo ministeriale dei laboratori di ricerca riconosciuti dal MIUR. E non solo.
Nel corso del convegno, Filippo Bencardino, Rettore dell'Universitá degli Studi del Sannio, consegnerà gli attestati del Progetto FIxO - Formazione & Innovazione per l’occupazione.
Alla manifestazione, interverranno Giorgio Fiore, Presidente Confindustria Campania; Biagio Mataluni, Presidente Oleifici Mataluni; Aniello Cimitile, Presidente Provincia di Benevento; Raffaele Sacchi, Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Vito Amendolara, Consigliere per l’Agricoltura del Presidente della Giunta Regionale; Gennarino Masiello, Presidente Camera di Commercio di Benevento; Fabrizio Cobis, Dirigente Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica; Giuseppe D’Avino, Presidente Confindustria Benevento; Vincenzo Mataluni, Amministratore Delegato Oleifici Mataluni.
Concluderà i lavori Guido Trombetti, Assessore regionale alla Ricerca Scientifica e all’Università.




  
Gli Oleifici Mataluni, situati a Montesarchio (Benevento), rappresentano uno tra i più grandi complessi agroindustriali oleari del mondo e si estendono su una superficie di 160mila mq.
Con un fatturato 2010 di 240 milioni di euro, circa 200 dipendenti (età media 29 anni) ed un Centro di ricerca riconosciuto nel 2010 dal Miur, l’industria Mataluni è tra le più importanti aziende italiane nel settore oleario.
In private label produce oli alimentari per conto di oltre 200 marchi ed aziende leader della Grande Distribuzione Organizzata italiana ed estera.
Gli Oleifici Mataluni sono proprietari di 23 marchi storici come Olio Dante, Topazio, Olita, Oio, Gico, Minerva, Lupi e Vero, posizionandosi ai primi posti nello scenario distributivo domestico ed internazionale.
Da rifiuto a risorsa: una tecnologia pulita per la valorizzazione dei reflui dell’industria olearia


Lo smaltimento delle acque di vegetazione derivanti dall’attività di molitura rappresenta un serio problema per l’industria olearia. Numerosi studi sono stati condotti sulle possibili modalità di gestione di quello che rappresenta da molti anni uno dei reflui agro-industriali più inquinanti e problematici.
Diversi processi fisici sono stati testati per il trattamento dell’acqua di vegetazione, quali diluizione, evaporazione, sedimentazione, filtrazione e centrifugazione, ma nessuno di essi è in grado da solo di ridurre il carico organico e la tossicità del refluo a livelli accettabili.
Anche i processi biologici, considerati tra i più affidabili e sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, sono stati ampiamente studiati per il trattamento dei reflui oleari. Tra questi, la digestione anaerobica è il metodo più interessante, dal momento che ha bassi fabbisogni energetici, produce una ridotta quantità di fanghi e consente un recupero di energia, grazie alla produzione di metano che può essere utilizzato per generare energia elettrica e termica.
Tuttavia, i risultati di trattamenti di digestione anaerobica applicati direttamente all’acqua di vegetazione sono di solito non soddisfacenti, richiedendo processi di pre-trattamento del refluo. Inoltre, risultano particolarmente difficili la scelta dei microrganismi da impiegare e il loro acclimatamento. Le difficoltà sono legate alla presenza di sostanze recalcitranti alla degradazione biologica o inibenti la crescita microbica, come i composti fenolici e gli acidi grassi a lunga catena. Quindi singoli processi di trattamento biologico, aerobici o anaerobici, non sono in grado di garantire una depurazione efficace.
Numerosi altri metodi sono stati proposti per il trattamento dell’acqua di vegetazione: compostaggio, flocculazione/coagulazione, degradazione fotochimica, ossidazione, adsorbimento, fitodepurazione, etc.
Nessuna di queste tecnologie appare, allo stato attuale, una soluzione definitiva ed economicamente vantaggiosa del problema, sostenibile dal punto di vista tecnico, economico e ambientale, e l’acqua di vegetazione - di fatto - rappresenta ancora un agente inquinante molto diffuso per i corsi d’acqua e le falde acquifere delle aree olivicole e l’elemento decisivo della sopravvivenza del tessuto di imprese olearie, artigiane ed industriali.

L’unica soluzione oggi disponibile: lo spandimento su suolo agricolo
Attualmente l’unica soluzione che hanno a disposizione i frantoiani per lo smaltimento delle acque di vegetazione è rappresentata dall’utilizzazione agronomica, cioè dallo spandimento sui suoli agricoli secondo quanto stabilito dalla legge 11 novembre 1996, n. 574.
Lo spandimento deve essere effettuato tenendo conto delle caratteristiche geologiche, morfologiche, idrologiche ed agroambientali del sito di spandimento, salvaguardando le acque superficiali e di falda, limitando le esalazioni maleodoranti e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e ambientali vigenti.
Le limitazioni imposte (scelta del sito adatto dal punto di vista geologico e morfologico, limite massimo di refluo per ettaro, divieto di spandimento su suolo saturo d’acqua, …) rendono molto difficile per i frantoiani effettuare lo spandimento nel rispetto della normativa.
C’è, dunque, un urgente bisogno di soluzioni alternative per la gestione dei reflui oleari, mediante tecnologie che riducano il loro impatto ambientale e conducano ad un uso sostenibile delle risorse.

L’obiettivo: convertire il refluo in risorsa
Se da un lato l’acqua di vegetazione presenta problemi di gestione e smaltimento ancora irrisolti, dall’altro è una fonte di composti dalle importanti proprietà biologiche.
I composti fenolici, di cui l’acqua di vegetazione è molto ricca (3-10 g l-1), da un lato sono i principali responsabili della sua fitotossicità e difficile degradazione biologica, dall’altro possiedono proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie, anti-aterogene, anti-virali e anti-carcinogeniche che li rendono oggetto di grande interesse per l’industria degli alimenti e dei cosmetici funzionali.
Recuperare, dai reflui oleari, antiossidanti naturali da impiegare nel settore cosmetico, alimentare o fitoterapico consentirebbe di convertire un refluo di difficile gestione in una risorsa da valorizzare.
Fu questo uno degli obiettivi di un primo programma di ricerca, co-finanziato dal MIUR, che dal 2005 al 2008 ha portato l’Industria Olearia Biagio Mataluni srl (IOBM) di Montesarchio (Benevento), in collaborazione con il Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università di Napoli Federico II, a sviluppare su scala di laboratorio e prototipale diversi processi di recupero e purificazione dei biofenoli dalle acque di vegetazione. Il lavoro è stato realizzato dal Centro Ricerche per l’Industria Olearia (CRIOL) della Industria Olearia Biagio Mataluni. 
Il Centro Ricerche per l’Industria Olearia della Industria Olearia Biagio Mataluni srl di Montesarchio (BN).
 
 



I risultati incoraggianti ottenuti hanno spinto a continuare le attività di ricerca e di prototipazione.
Attualmente, il progetto RE-WASTE, avviato nel 2009 con il contributo finanziario della Commissione Europea e coordinato dalla Industria Olearia Biagio Mataluni, ha consentito di testare su scala pilota e presentare al settore oleario italiano e spagnolo una tecnologia sostenibile per valorizzare l’acqua di vegetazione olearia, attraverso il recupero di:
-   acqua purificata, da re-impiegare nei processi aziendali, ad esempio come acqua di lavaggio;
-   estratti fenolici ad attività antiossidante, da impiegare nell’industria cosmetica, alimentare o fitoterapica;
-   biogas dal quale è possibile ottenere energia elettrica e calore.

Il progetto RE-WASTE
L’idea alla base del progetto RE-WASTE (Recovery, recycling, resource. Valorisation of olive mill effluents by recovering high added value bio-products) è quella di diffondere la consapevolezza che è possibile convertire un refluo inquinante e di difficile smaltimento in una preziosa fonte di energia e di molecole ad attività biologica, attraverso un processo sostenibile dal punto di vista economico ed ambientale. Il progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE+ (progetto n. LIFE07 ENV/IT/421), è stato avviato nel gennaio 2009 e avrà durata triennale.
Coordinate dalla Industria Olearia Biagio Mataluni di Montesarchio (BN), le attività del progetto prevedono la collaborazione tra l’azienda olearia campana, il Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree Interne della Campania S.C.p.A., la società Euroimpresa SpA e il Centro Tecnológico Nacional de la Conserva y Alimentación, che si occuperà dell’attività di divulgazione in Spagna dei risultati del progetto.

Le fasi del processo
Il processo messo a punto per la valorizzazione delle acque di vegetazione è articolato in diverse fasi:
·    Pre-trattamento
Ha lo scopo di ridurre, nel refluo, il contenuto di solidi sospesi e di grasso, in modo da aumentare la permeabilità nelle fasi successive di filtrazione tangenziale e ridurre l’intasamento delle membrane.
·    Filtrazione tangenziale a membrana
Il refluo, dopo pretrattamento, viene sottoposto a tre passaggi successivi di filtrazione tangenziale (ultrafiltrazione, nanofiltrazione, osmosi inversa) su membrana polimerica a spirale avvolta. In questo tipo di filtrazione il liquido da trattare si muove con flusso parallelo alla superficie filtrante, in maniera tale da impedire ai composti in soluzione di depositarsi sulla superficie attiva della membrana, evitandone così il rapido intasamento.
·    Purificazione su resine adsorbenti
I tre passaggi di filtrazione tangenziale a membrana consentono di separare e concentrare diverse frazioni organiche dall’acqua di vegetazione. In tal modo è possibile separare la frazione contenente i polifenoli. Questi composti, di cui l’acqua di vegetazione è particolarmente ricca, possiedono importanti proprietà biologiche, in particolare sono ottimi antiossidanti. La frazione contenente i polifenoli, concentrata mediante filtrazione a membrana, viene sottoposta ad un processo di purificazione su resine adsorbenti. Si ottiene, in tal modo, un estratto fenolico concentrato, dotato di numerose proprietà biologiche.   
·    Digestione anaerobica
Le frazioni organiche prive di composti fenolici, concentrate mediante filtrazione tangenziale a membrana, sono sottoposte a digestione anaerobica per produrre biogas. La digestione anaerobica è un processo biologico per mezzo del quale, ad opera di diversi gruppi di microrganismi e in assenza di ossigeno, la sostanza organica viene trasformata in biogas, costituito principalmente da metano e anidride carbonica. Dopo aver subito i trattamenti necessari, il biogas potrà essere utilizzato per la produzione di energia elettrica e calore.

Un impianto pilota da 20 m3 al giorno
Presso il frantoio della Industria Olearia Biagio Mataluni è stato installato un impianto pilota dimostrativo, in grado di trattare, secondo il processo descritto e in maniera completamente automatizzata, circa 20 m3 al giorno di acqua di vegetazione.
L’impianto è utilizzato per condurre una attenta analisi costi-benefici del processo, in vista di uno scale-up su scala industriale, oltre che per lo svolgimento di attività dimostrative.
Incontri dimostrativi e visite guidate consentono ad operatori di settore, tecnici, amministratori e studenti di assistere personalmente all’applicazione del processo. Per essere aggiornati sul programma degli eventi organizzati nell’ambito del progetto e sui risultati ottenuti, è possibile visitare il sito web www.re-wasteproject.it.

Il programma LIFE

Il programma LIFE è lo strumento finanziario per l´ambiente
dell’Unione Europea.

Dalla sua istituzione, nel 1992, il programma LIFE ha
co-finanziato migliaia di progetti a sostegno dell’ambiente, con
un impegno finanziario complessivo superiore al miliardo di euro.

LIFE in questi anni si è articolato in cinque diverse fasi.
La fase attualmente in corso (LIFE+) è stata avviata con il Regolamento CE 614/2007 e dispone di un bilancio complessivo di 2.143 miliardi di euro nel periodo 2007-2013, nel corso del quale la Commissione Europea pubblicherà ogni anno un invito a presentare proposte progettuali.

Il programma si propone di colmare la lacuna esistente tra le attività di ricerca e sviluppo sperimentale da un lato e l’applicazione dei loro risultati su scala reale dall’altro. La diffusione di innovazioni in materia ambientale viene promossa attraverso il co-finanziamento di progetti dimostrativi, in cui un ruolo fondamentale sia attribuito alla diffusione dei risultati e all’attività di divulgazione.
Per approfondimenti:

Il CRIOL

L’idea di un centro di ricerca dedicato allo sviluppo dell’innovazione nell’industria olearia risale al 2002 e nasce dalle esigenze di ricerca & sviluppo della Industria Olearia Biagio Mataluni e dalla collaborazione con il Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’idea si è concretizzata nel 2004, quando è stato fondato il CRIOL (Centro di Ricerca per l’Industria Olearia) nell’ambito del progetto “Controllo Qualità ed Innovazione Tecnologica nell’Industria Olearia”, co-finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (DM 593/2000).
Il CRIOL è sorto con gli obiettivi di concentrare competenze nel settore della ricerca applicata al settore oleario in una struttura di ricerca agile e moderna e di sviluppare ricerche applicate nel settore della caratterizzazione chimica e sensoriale degli oli di oliva, dell’innovazione nella tecnologia di trasformazione, packaging, distribuzione del prodotto e nel recupero dei sottoprodotti e reflui.
Attualmente il centro di ricerca opera in una struttura moderna e funzionale, dotata di strumentazioni all’avanguardia e di personale altamente qualificato, e collabora attivamente con diverse università e centri di ricerca italiani ed europei.
Dal 2010 il CRIOL è incluso nell’albo ministeriale dei laboratori di ricerca riconosciuti dal MIUR.



giovedì 24 novembre 2011

Cannellini alle erbe aromatiche

Come ben ormai sapete i legumi sono il nostro pane quotidiano, ovviamente in piccole quantità, soprattutto per i bambini, perchè sono ricchi di fibre!!!! Però se accompagnati da un bel piatto di cereali sono il massimo dal punto di vista nutrizionale!!! Oggi ho fatto quest'insalata di cannellini che ho servito tiepida ed è stata molto apprezzata. I semplici ingredienti che ho usato sono:

  • 80 gr di fagioli cannellini giganti Melandri Gaudenzio (per due bimbi e un adulto)
  • alloro, rosmarino, salvia, prezzemolo e timo tutte fresche dal mio orticello
  • sedano, carota e cipolla
  • uno spicchio d'aglio
  • olio extravergine di oliva Dante
  • un pizzico di sale marino integrale
Ho lasciato in ammollo i cannellini tutta la notte con acqua fredda e bicarbonato. Stamattina li ho risciacquati bene e li ho cotti in abbondante acqua con sedano, carota e cipolla tagliati a pezzi grossi e le erbe aromatiche legate con uno spago da cucina. Mentre cuocevano ho tagliato l'aglio a metà e l'ho messo in una piccola ciotolina insieme sempre alle erbe aromatiche tritate ed un pochino di olio. Al momento di servire ho condito i fagioli con un pizzico di sale e l'olio aromatico filtrato con una garzina!!!! Buonissimi!!!!

mercoledì 23 novembre 2011

Torta di mele e yogurt

Questa torta l'ho fatta un po' di tempo fa quando mia zia mi ha mandato delle bellissime e buonissime mele renette del suo orticello, ma poi mi sono dimenticata di postare la ricetta!!!! Quindi eccola qui:

  • un vasetto di yogurt bianco magro
  • due mele renette
  • due uova bio
  • 250 gr di farina 00 del Molino Chiavazza
  • 90 gr di zucchero di canna
  • 50 ml di olio di semi di mais vitaminizzato Dante
  • una bustina di cremor tartaro vanigliato o lievito per dolci
  • una piccola manciata di pesche nettarine a fette dei I gusti vegetali
  • un pizzico di sale marino integrale
  • scorza di un limone bio
  • zucchero a velo per spolverare il dolce
Ho montato nella planetaria le uova con lo zucchero di canna, ho aggiunto lo yogurt, la farina setacciata con il lievito, il pizzico di sale, l'olio e la scorza del limone. Ho amalgamato bene e infine ho messo le mele tagliate a piccoli cubetti e le pesche nettarine candite mescolando con un cucchiaio. Ho versato in uno stampo in silicone della Happyflex (di circa 20 cm) ed ho infornato a 180° per circa 45 minuti. Ho servito la torta spolverata di zucchero a velo!!!! Rimane bella morbida e appena umida, perfetta da inzuppare nel tè a colazione o a merenda!!!!

lunedì 21 novembre 2011

Spaghetti al profumo di mare

E' quasi incredibile, ancora non ci credo, ma ieri dopo ......vediamo credo siano passati almeno sei anni, mio marito mi ha portata al cinema, certo non era molto contento per la scelta del film (the twilight saga), ma non si è lamentato e diciamo anche che era la nostra prima uscita da soli senza i figli dopo 4 anni......direi che non è male!!!! Comunque dopo questo piccolo sfogo veniamo alla ricetta, un piatto facile e veloce da preparare:

  • 300 gr di spaghetti di semola di grano duro Verrigni
  • un vasetto di conserva di pomodorini del piennolo casa Barone
  • qualche cucchiaio di passata di pomodoro fatta in casa
  • mezza scatoletta di filetti di sgombro sott'olio Asdomar
  • uno spicchio d'aglio
  • olio extravergine di oliva Dante
In una padella antiaderente ho scaldato appena un cucchiaio d'olio con lo spicchio d'aglio, ho aggiunto i pomodorini (a cui poi ho tolto le bucce che ai bambini non piacciono), la passata di pomodoro e i filetti di sgombro. Ho schiacciato bene il tutto con un cucchiaio di legno per amalgamare bene i sapori e una volta cotti gli spaghetti li ho saltati in padella con il sugo. Semplicemente perfetti!!!!

giovedì 17 novembre 2011

Gnocchi alla zucca

Non amo molto gli gnocchi fatti solo con le patate, ma questi con la zucca sono troppo buoni. Stavolta ho usato nell'impasto un uovo, ma la prossima voglio provare a farli senza. Gli ingredienti sono:

  • 350 gr di polpa di zucca (mi raccomando bella soda)
  • 300 gr di patate bianche e farinose
  • un uovo
  • 180 gr circa di farina 00 del Molino Chiavazza
  • un pizzico di sale marino integrale
  • cannella, noce moscata e pepe a piacere (io non li ho messi)
  • due cucchiai di parmigiano grattuggiato
Per prima cosa ho cotto al vapore la zucca e le patate, poi ho schiacciato tutto con lo schiacciapatate sulla spianatoia infarinata, ho aggiunto il sale, l'uovo, il parmigiano e la farina. Ho impastato fino a raggiungere un composto omogeneo, liscio, ma non duro. Ho fatto tanti bastoncini e ho tagliato gli gnocchi passandoli successivamente su una forchetta per creare le righe. Li ho lessati in acqua bollente salata e li ho conditi semplicemente con un filo d'olio e del parmigiano!!!!

mercoledì 16 novembre 2011

Minestrone ai 5 cereali

Visto il freddo pungente di questi giorni (non che a me dispiaccia...anzi) ci rimpinziamo di piatti caldi come questa semplice e saporita minestra. Per farla ho usato:

  • una costa di sedano
  • una carota
  • una cipolla
  • qualche erbetta dell'orto
  • un paio di foglie di insalata
  • un bel pezzo di zucca
  • 150 gr circa di zuppa selezione ai 5 cereali Melandri Gaudenzio
  • un cucchiaino di dado vegetale fatto in casa
  • un pizzichino di curcuma
  • olio extravergine di oliva Dante
In una pentola capiente ho tagliato le verdure a piccoli cubetti, ho coperto con abbondante acqua ed ho portato ad ebollizione. Ho aggiunto il dado vegetale, il pizzico di curcuma e i cerali ben lavati e ho fatto cuocere per circa 40 minuti. Infine ho servito il minestrone con un filo d'olio evo!!!

lunedì 14 novembre 2011

Polpettine di zucca e cavolo......senza uova

Le polpette, tranne in rari casi, mi vengono meglio se non metto le uova e quindi le faccio sempre senza, rimangono compatte ugualmente. Per queste  la zucca deve essere ben soda. Gli ingredienti che ho usato sono:
  • un cavolo medio
  • un quarto di zucca
  • una patata, possibilmente bianca e farinosa
  • 50 gr circa di parmigiano grattuggiato
  • una fetta di formaggio dolce di capra (oppure del pecorino dolce)
  • un pizzico di sale marino integrale
  • pangrattato
  • olio extravergine di oliva Dante
Ho cotto al vapore le verdure, le ho schiacciate con lo schiacciapatate in una ciotola e ci ho unito il parmigiano, un pizzico di sale, il formaggio di capra tagliato a cubetti e un paio di cucchiai di pangrattato. Ho formato le polpette e le ho passate velocemente nel pangrattato. Le ho poi cotte in forno su una teglia rivestita di carta forno leggermente unta d'olio. Quando sono dorate sono pronte! I miei figli ne vanno matti!!!!

domenica 13 novembre 2011

Cake con confettura di fichi e limoni

Visto la quantità di marmellate che mi sono arrivate mio marito mi ha preparato questo cake aggiungendo appunto nell'impasto qualche cucchiaita di confettura, ed è venuto morbido e profumato. Gli ingredienti sono (li ha scelti lui ovviamente):
  • un vasetto di yogurt bianco magro
  • tre vasetti colmi di farina 00 del Molino Chiavazza
  • due vasetti colmi di zucchero
  • un vasetto di olio di semi vitaminizzato Dante
  • una bustina di lievito
  • tre uova
  • confettura extra di Fichi e Limoni di Sorrento di casa Barone
Ha fatto tutto con la planetaria. Ha montato le uova intere con lo zucchero e poi ha aggiunto lo yogurt, l'olio, la farina ed il lievito. Ha versato l'impasto in un bellissimo stampo in silicone della Happyflex e poi ci ha aggiunto qualche cucchiaiata di confettura mescolando delicatamente. In forno a 180° per circa 45 minuti. Goloso e dal sapore fruttato!!! Noi ce lo siamo gustati con un buon tè verde di Coccole!!!!

venerdì 11 novembre 2011

Schiacciatina al cavolo nero, zucca e ceci

Qualche giorno fa sfogliando un vecchio numero della rivista "cucina naturale" è saltata fuori una ricetta con il cavolo nero che mi ispirava tantissimo. Così sono andata alla ricerca di questo ortaggio che non avevo mai mangiato e ho provato a rifarla, cambiando però completamente la forma, nel senso che invece di fare dei panzerotti come nella ricetta originale ho fatto una mini pizza ripiena. Be devo dire che nonostante il sapore particolare del cavolo nero i miei figli hanno apprezzato molto!!! Gli ingredienti sono:

per la pasta (io ne ho fatto in più e con una parte ci ho fatto la pizza, con l'altra un pane)
  • 150 gr di farina multicereali
  • 100 gr di farina manitoba
  • 50 gr di miscela per pane di segale Molino Chiavazza
  • un cucchiaino di lievito secco bio
  • acqua tiepida quanto basta
  • un pizzico di sale marino integrale
  • un pizzico di zucchero di canna
  • un cucchiaio di olio extravergine di oliva Dante
per il ripieno:
  • una decina di foglie di cavolo nero
  • due fette di zucca
  • tre cucchiai di ceci gia lessati e sbucciati
  • un pizzico di sale marino integrale
  • un cucchiaio di olio extravergine di oliva Dante
Per prima cosa ho preparato l'impasto miscelando le farine con il lievito, lo zucchero, l'acqua, il sale e l'olio. Ho impastato alcuni minuti fino ad ottenere un composto sodo e liscio. L'ho messo in una ciotola e l'ho fatto lievitare fino al raddoppio. Nel frattempo ho cotto al vapore la zucca e il cavolo, li ho tritati insieme ai ceci già lessati, ho aggiunto un pizzico di sale e un cucchiaio d'olio. Ho steso la pasta sottile sottile dividendola in due sfoglie. Ho adagiato la prima su una teglia rivestita di carta forno, ho spalmato bene il ripieno e ho coperto con la seconda sfoglia ripiegando bene i bordi e bucherellandola in superficie. Ho spennellato con un filo d'olio e spolverato con dell'origano. Infine ho infornato a 190° per circa 25 minuti!!!! Buona e croccante!!!

giovedì 10 novembre 2011

Biscotti alla farina di castagne e yogurt .......senza glutine

Poco tempo fa ho comprato un sacchetto di farina di castagne e poi su un vecchio libro di cucina ho trovato questa ricettina molto gustosa. Gli ingredienti sono:
  • 300 gr di farina di castagne
  • 50 gr di farina di riso
  • 20 gr di cacao amaro in polvere
  • 60 gr di zucchero di canna
  • 8 cucchiai di yogurt bianco magro
  • 50 ml di olio di semi
  • un cucchiaino di cremor tartaro o lievito per dolci
  • un pizzico di sale
Ho setacciato la farina di castagne in una ciotola con la farina di riso, il lievito, il cacao, lo zucchero e il pizzico di sale. Ho aggiunto lo yogurt e l'olio e ho amalgamato bene fino ad ottenere una pasta morbida. L'ho avvolta nella pellicola e lasciata a riposare in frigo per circa un'ora. Trascorso il tempo di risposo ho steso l'impasto ad un'altezza di un cm circa  e ho ritagliato i biscotti. Li ho cotti in forno a 160° per circa 20 minuti, girandoli a metà cottura!!!! Che buoni e in più senza glutine!!!

mercoledì 9 novembre 2011

Vellutata di zucca e ceci

Ancora zucca nel piatto di oggi, una crema gustosa e nutriente per una cena leggera e confortante. Ottima accompagnata de del buon pane integrale tostato. In più è velocissima da preparare, ci serve
  • un quarto di zucca
  • una cipolla
  • un cucchiaino di dado vegetale (io uso quello fatto in casa)
  • olio extravergine di oliva Dante
  • 100 gr circa di farina istantanea di ceci farin più Melandri Gaudenzio
In una pentola ho messo la zucca e la cipolla tagliate a pezzi e il cucchiaino di dado vegetale. Ho coperto d'acqua e ho portato a cottura. Quando le verdure erano belle tenere le ho tolte dal brodo e ho aggiunto a pioggia la farina di ceci mescolando bene con una frusta. Ho messo il tutto in una ciotola capiente e ho frullato con il minipimer per ottenere una bella crema omogenea!! L'ho servita con un filo d'olio extravergine di oliva! Volendo si può aggiungere anche del prezemolo fresco tritato finemente!

lunedì 7 novembre 2011

Crostini saporiti

L'altra sera dopo una bella frittatina ci siamo mangiati questi stuzzichini al pecorino che mi ricordano tanto la Sardegna, dove ho passato le vacanze estive per tantissimi anni e conosciuto persone stupende che non vedo da un sacco di tempo. I semplici ingredienti di questa ricetta sono:
  • pane home made ai multicereali e di kamut
  • del pecorino dolce, possibilmente sardo
  • olio extravergine di oliva Dante
  • confettura extra di cipolle rosse Le tamerici
Per prima cosa in mattinata ho preparato il pane ai cereali e quello di kamut direttamente nella macchina del pane con lo stampo double (che cuoce due impasti contemporaneamente) semplicemente mettendo acqua, lievito di birra, un pizzico di sale, un goccino d'olio e le due farine nei rispettivi stampi. Morbidissimi!!!! Per l'ora di cena li ho tagliati a fette, ho tolto la crosta e ho tagliato dei triangolini. Li ho spennellati con un filo d'olio, ci ho steso sopra le fette di pecorino dolce tagliate sempre a triangolo e li ho messi in forno sotto al grill per pochi minuti, il tempo di far sciogliere leggermente il formaggio. Li ho poi serviti con della confettura extra di cipolle rosse buonissima che ha dato un sapore particolare a dei semplici tramezzini!!!!

sabato 5 novembre 2011

Rigatoni al forno con pomodoro e mozzarella di bufala

Era una vita che non preparavo la pasta al forno, ma oggi, sabato, per pranzo ho fatto un'eccezione e quindi eccovi la mia ricetta, semplice, senza besciamella, per non appesantirci troppo.
  • 350 gr di rigatoni di grano duro Verrigni
  • mezzo vaso di conserva di pomodorini del piennolo casa Barone
  • due spicchi d'aglio
  • una mozzarella di bufala
  • tre cucchiai di parmigiano grattuggiato
  • origano
  • olio extravergine di oliva Dante
Ho scaldato un cucchiaio d'olio con i due spicchi d'aglio in una padella antiaderente, ho aggiunto i pomodorini e ho fatto insaporire qualche minuto. Ho lessato la pasta al dente e l'ho saltata in padella aggiungendo una spolverata di origano e due cucchiai di parmigiano. Ho unto leggermente una teglia da forno in pirex, ci ho versato la pasta, ho aggiunto la mozzarella di bufala tritata mescolando ancora un pochino. Una spolverata di parmigiano e in forno a 200° fino a quando risulta ben gratinata!!!!

giovedì 3 novembre 2011

Muesli croccante con prugne e cannella

I cereali croccanti insieme allo yogurt ed a una bella tazza di tè verde sono la mia colazione preferita. E diciamo che quando li preparo i miei figli litigano per avere i pezzetti più grossi. Loro ovviamente li sgranocchiano così, senza yogurt!!! Stavolta ho usato:
  • 150 gr di fiocchi d'avena
  • una manciata di nocciole tostate
  • una manciata di pinoli
  • 4 o 5 noci
  • 100 gr circa di prugne secche denocciolate (senza conservanti, mi raccomando leggete le etichette)
  • un cucchiaio di semi di sesamo della ditta Melandri Gaudenzio
  • un cucchiaio di semi di girasole della ditta Melandri Gaudenzio
  • un cucchiaio di semi di zucca della ditta Melandri Gaudenzio
  • un cucchiaio di cannella
  • un cucchiaio di malto
  • un cucchiaio di olio di semi vitaminizzato Dante
Ho frullato nel mixer una parte dei fiocchi d'avena (circa metà) insieme alle nocciole, i pinoli e le noci. Ho trasferito in una ciotola capiente e ho aggiunto le prugne secche tagliate a piccoli cubetti, i vari semi e la cannella. Ho scaldato leggermente in un pentolino il malto e l'olio e li ho aggiunti al composto mescolando bene con le mani. Infine ho steso il tutto su una teglia ricoperta di carta forno e ho infornato a 160° per circa 25 minuti mescolando di tanto in tanto e facendo attenzione a che non si scurisca troppo!!!! Buonissimo!! Si conserva benissimo in un barattolo di vetro ben chiuso!!

mercoledì 2 novembre 2011

Ciambelline di kamut e riso con frutta secca

Oggi ....... biscotti con il mio piccolo o meglio grande aiutante. Si perchè l'altro è ancora troppo piccino per queste cose e poi mentre lui al pomeriggio fa il sonnellino dovremo pur far qualcosa, no!!! Gli ingredienti sono:
  • 70 gr di farina di kamut
  • 70 gr di farina di riso
  • 70 gr di farina di mandorle
  • una manciata di pinoli
  • 4 o 5 noci
  • 2 cucchiai di succo d'agave
  • 4 cucchiai di olio di mais vitaminizzato Dante
  • un cucchiaino colmo di cremor tartaro vanigliato
  • un cucchiaino di semi di papavero I gusti vegetali
  • quanto basta di Tisana ai "Fiori di karkade'" di Coccole
In una ciotola ho mescolato le farine, il lievito, le noci e i pinoli tritati grossolanamente e i semi di papavero. Ho aggiunto il succo d'agave, l'olio e infine la tisana appena tiepida per amalgamare il tutto. Ho lasciato riposare mezz'ora  e poi ho steso la pasta con il mattarello non troppo sottile. Ho ritagliato i biscotti e li ho cotti in forno a 180° per circa 25 minuti girandoli a metà cottura!!! Ottimi per una bella merenda accompagnati da un buon tè verde!!!
E adesso vi mostro le foto di alcune sculture che mio marito ha fatto in questi giorni per Halloween!!!!

Bocconcini di sogliola con pomodorini del piennolo e capperi.....e nuova collaborazione

Da oggi collaboro con
L’azienda agricola casa Barone è la più grande azienda biologica del Parco Nazionale del Vesuvio. La principale produzione dell’azienda è rappresentata dal pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP, che viene in parte trasformato in conserve, in parte commercializzato fresco a grappoli e, naturalmente, sotto forma dei  caratteristici “piennoli”. Produce anche diverse confetture e marmellate tutte biologiche. E visto che mi sono arrivati questi bellissimi prodotti

ho provato subito una ricetta con i buonissimi pomodorini.
Stamattina mentre facevo la spesa ho trovato dei filettini freschi di sogliola oceanica e siccome sono senza spine e in cottura rimangono belli teneri li ho comprati per i miei cuccioli e li ho cucinati in un modo molto semplice, ma saporito. Gli ingredienti sono:
  • filetti di sogliola
  • due bei cucchiai di conserva bilogica di pomodorino del piennolo di casa Barone
  • un cucchiaio di capperi biologici (senza conservanti)
  • due cucchiai di olio extravergine di oliva Dante
  • un cucchiaino di origano
  • uno spicchio d'aglio
  • un pizzico di sale marino integrale (facoltativo)
In una padella antiaderente ho scaldato leggermente un cucchiaio d'olio con lo spicchio d'aglio schiacciato, ho aggiunto i pomodorini, i capperi (sciacquati e solati), l'origano e infine i filetti di sogliola. Ho portato a cottura (ci vogliono pochi minuti) e li ho serviti aggiungendo il cucchiaio d'olio rimasto e un pizzichino di sale!!!!